Lo scorso maggio è uscito il nuovo romanzo di Barbara Baraldi, Aurora nel buio (Giunti Editore), un thriller psicologico ambientato in una cittadina immersa nelle nebbie della bassa emiliana. Il primo romanzo che ho letto di Barbara Baraldi è stato Lullaby. La ninna nanna della morte nel 2010 (Castelvecchi) e da allora mi sono innamorata dello stile sensuale e oscuro di questa scrittrice.

Trama

Aurora Scalviati era la migliore profiler della polizia. Una notte, durante un conflitto a fuoco, le schegge di un proiettile le si conficcano nella tempia. Da quel momento Aurora combatte contro un disturbo bipolare e dolori lancinanti alla testa che la costringono a sottoporsi alle cure più drastiche, perfino l’elettroshock. Tempo dopo, Aurora sarà trasferita a Sparvara, una  cittadina della bassa emiliana, pacifica soltanto in apparenza. Il giorno del suo arrivo, una donna viene uccisa brutalmente, il marito è scomparso e l’assassino ha rapito Aprile, la figlia della coppia. Nonostante sia osteggiata da tutti, Aurora sa di avere poco tempo per risolvere il caso e salvare la bambina. La ricerca della verità sarà piena di ostacoli e la costringerà a confrontarsi con le sue paure più profonde.

Impressioni

È un romanzo che ha il potere d’incollarti alle pagine. I capitoli brevi contribuiscono a mantenere il ritmo serrato. In questo modo è facile lasciarsi prendere dalla lettura e continuare fino alla fine. I dialoghi sono ben costruiti e non mancano riflessioni profonde. In alcuni passaggi l’ambientazione è horror e ho davvero tremato di paura. Gli indizi si susseguono e la storia si dipana con colpi di scena in rapida sequenza.

Questo romanzo è un thriller, con un serial killer psicopatico, il Lupo Cattivo, che compie delitti atroci e il detective, Aurora Scalviati, che cerca di mettere insieme i pezzi del puzzle per arrivare alla sua cattura. Tuttavia, non è soltanto questo: alternata alla trama del thriller s’intreccia la vicenda umana di Aurora. Ho empatizzato molto con Aurora, ma anche con Bruno, il suo partner lavorativo. Aurora è un personaggio complesso: è malinconica, decisa, forte ma fragile allo stesso tempo. Bruno è determinato, protettivo, ma nasconde il suo lato vulnerabile sotto una spessa corazza.

Ho notato che il tema ricorrente di questo romanzo è il rapporto con il passato, con gli errori commessi e gli eventi dolorosi che costringono a rimettere tutto in discussione. I personaggi sono messi di fronte ai loro demoni e devono affrontarli se vogliono continuare a vivere. Aurora ha vissuto un evento traumatico che ha scardinato tutta la sua esistenza. Anche Bruno ha un segreto inconfessabile che condiziona il suo presente. Perfino nei personaggi secondari risuona una profondità e complessità che li rende autentici e affascinanti.

Il mistero legato al Lupo Cattivo e al messaggio oscuro scritto col sangue, “Tu non farai alcun male”, ha una risoluzione inaspettata ma perfetta, che si ricollega in parte a eventi lontani accaduti nella Bologna del 1349.

Consiglio Aurora nel buio perché è un romanzo scritto benissimo, con una trama solida, un ritmo serrato come i thriller migliori, ma che ti fa anche provare forti emozioni.

Voto complessivo: 9