Si è conclusa da poco la terza stagione di Better Call Saul, lo spin-off di Breaking Bad incentrato su Saul Goodman, l’avvocato intrallazzatore che tirava fuori dai guai Walter White e Jessie Pinkman. La serie è stata creata da Vince Gilligan, già ideatore di Breaking Bad, e Peter Gould. Il primo episodio è andato in onda l’8 febbraio 2015 sulla rete statunitense AMC. La serie ha all’attivo tre stagioni, per un totale di trenta episodi.

Bisogna dire che quando si parla di spin-off c’è sempre una vena comprensibile di scetticismo. In particolar modo se si tratta di Breaking Bad: una serie amatissima e da molti considerata un capolavoro. Lo spin-off può sembrare un tentativo di mungere la vacca grassa che alla fine distrugge un prodotto già di per sé perfetto. Per fortuna questo non è il caso di Better Call Saul. Qui di seguito vi spiego perché recuperare questa serie se ancora non lo avete fatto.

Per godersi Better Call Saul non è necessario avere visto Breaking Bad

La serie si svolge qualche anno prima degli eventi di Breaking Bad. Anche se i personaggi principali sono ripresi dalla serie madre – l’avvocato Saul Goodman (Bob Odenkirk) e il faccendiere/sicario Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks) – non è fondamentale avere visto Breaking Bad per apprezzare Better Call Saul.

Mike (Jonathan Banks) e Jimmy (Bob Odenkirk)

Ovviamente i rimandi a Breaking Bad sono tantissimi e in alcuni casi lo spin-off spiega e approfondisce aspetti che nella serie madre erano appena accennati. Tuttavia, il pregio di questo spin-off è che la trama è autonoma e si regge perfettamente sulle proprie gambe senza aver bisogno della serie madre. Naturalmente non mancano i colpi di scena e i momenti di pathos. È evidente che la mano dietro a entrambe le serie sia la stessa: si riconosce la cura maniacale dei dettagli, la scrittura delle scene e dei dialoghi, la fotografia e la regia impeccabili.

I personaggi principali e secondari sono caratterizzati perfettamente

La storia di Better Call Saul segue due strade ben delineate: la prima riguarda Saul, al secolo Jimmy McGill, e le sue vicende con lo studio di avvocati, il rapporto di complicità con la collega e amica Kim Wexler (Rhea Seehorn) e quello più difficile con il fratello Chuck (Michael McKean) e la sua malattia. La seconda strada è quella che segue Mike ed è legata alla criminalità: gli scontri con la banda di narcotrafficanti guidati da Hector Salamanca (Mark Margolis) e il suo collaboratore Ignacio “Nacho” Varga (Michael Mando).

Jimmy (Bob Odenkirk) e Chuck (Michael McKean)

In Breaking Bad Saul era più che altro una figura comica di poco spessore. Invece, in Better Call Saul, Jimmy diventa un personaggio complesso: è un uomo in perenne conflitto con il fratello, che cerca di adeguarsi a un mondo che non ha niente di buono e che lo respinge in continuazione. Mike era già un personaggio ben caratterizzato: laconico e pragmatico, era circondato da un alone di mistero e suscitava ammirazione. In questa serie si aggiungono dettagli che lo approfondiscono di più e lo rendono ancora più amato.

Kim (Rhea Seehorn) e Jimmy (Bob Odenkirk)

Il discorso vale anche per i personaggi nuovi, inclusi i secondari. Per esempio Chuck, avvocato brillante ma affetto da una malattia che lo rende sensibile alle fonti di elettricità e il suo rapporto conflittuale con Jimmy. Oppure l’avvocato Kim Wexler, una donna intelligente e gran lavoratrice, amica e un po’ complice di Jimmy. O Nacho Varga, lo scagnozzo di Hector Salamanca, che sebbene lavori per i narcotrafficanti è disposto a tutto pur di proteggere i suoi cari. Ogni personaggio di Better Call Saul, che sia principale o secondario, ha un suo particolare carattere e una sua dimensione psicologica approfondita.

Nacho (Michael Mando) e Hector (Mark Margolis)

Concludendo

Vista la quantità spropositata di serie televisive che sono in circolazione, purtroppo non tutte di gran valore, è raro imbattersi in un prodotto di elevata qualità come questo. Quando finivo una stagione di Breaking Bad mi dicevo: «È impossibile che la prossima sia meglio di questa», e invece puntualmente mi ricredevo perché era un miglioramento continuo. Con Better Call Saul sta succedendo lo stesso: cresce di volta in volta. La mia unica speranza, al momento, è che venga rinnovato per una quarta stagione. Incrociamo le dita.


Aggiornamento del 27 giugno 2017: AMC ha confermato il rinnovo di Better Call Saul per la quarta stagione. Fonte: Variety.