Il 18 settembre 2016 si è svolta la cerimonia degli Emmy Awards, i premi per i migliori programmi televisivi statunitensi. La miniserie The People v. O.J. Simpson: American Crime Story ha ricevuto ventidue nomination e ha vinto nove premi.
American Crime Story è uno spinoff del celebre American Horror Story. Ne riprende la struttura antologica, dedicando a ogni stagione un caso giudiziario o di cronaca recente di forte impatto. La prima stagione di American Crime Story è composta da dieci episodi e ricostruisce il processo a O.J. Simpson, basandosi sul volume The Run of His Life: The People v. O. J. Simpson di Jeffrey Toobin. La prima puntata è andata in onda su FX il 2 febbraio 2016, mentre il 6 aprile 2016 è approdata in Italia su Fox Crime. La seconda stagione parlerà dell’uragano Katrina e delle conseguenze sulla popolazione colpita.
Perché vedere la miniserie sul processo a O.J. Simpson
Innanzitutto, la serie si avvale di un cast eccellente: Sarah Paulson (già veterana di American Horror Story), Cuba Gooding Jr., John Travolta, Courtney B. Vance, David Schwimmer e molti altri.
La ricostruzione dell’America degli anni ’90 è meticolosa. Tutto è curato nei minimi particolari: dalle automobili ai telefoni, dall’abbigliamento alle pettinature. Più nello specifico, anche le arringhe del processo sono riprodotte parola per parola. Inoltre, sorprende lo sforzo e la cura nel rendere gli attori incredibilmente somiglianti ai veri protagonisti.

Da sinistra: F. Lee Bailey (Nathan Lane), Johnnie Cochran (Courtney B. Vance), Robert Shapiro (John Travolta), O.J. Simpson (Cuba Gooding Jr.) e Robert Kardashian (David Schwimmer)
Sapere già l’esito del processo potrebbe essere un motivo per non avvicinarsi alla miniserie. Per ovviare a questo, la narrazione è strutturata in modo avvincente e i colpi di scena non mancano mai. A questo contribuisce l’ottima qualità della recitazione, in particolare Sarah Paulson e Courtney B. Vance (entrambi hanno vinto un Emmy). Infine, la regia è dinamica e le inquadrature, lo zoom e i movimenti di camera sottolineano benissimo i momenti più drammatici.

O.J. Simpson prova i guanti in tribunale
La miniserie ripercorre tutta la vicenda e mette in luce anche aspetti poco noti. Ricostruisce non soltanto il processo giudiziario nell’aula di tribunale, ma anche il processo mediatico che si è svolto di pari passo. Alla fine, la serie non prende posizione sull’innocenza o colpevolezza di O.J Simpson, ma si limita a esporre i fatti così come sono avvenuti, lasciando a noi spettatori il compito di trarre le nostre conclusioni.

Da sinistra: Marcia Clark (Sarah Paulson) e Christopher Darden (Sterling K. Brown)
La pioggia di premi agli Emmy Awards per questa miniserie è meritatissima, perché ricostruisce perfettamente una vicenda giudiziaria controversa che per quei tempi è stata eccezionale.
Voto complessivo: 9
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