Circa un anno fa ho letto con piacere La ragazza del treno di Paula Hawkins (Piemme, traduzione di B. Porteri). Il 3 novembre 2016 è uscito nelle sale l’adattamento cinematografico diretto da Tate Taylor e con Emily Blunt nei panni della protagonista Rachel.

ragazza_poster

La trama

Rachel Watson (Emily Blunt) è una donna che ha alle spalle un matrimonio fallito. L’ex marito Tom (Justin Theroux) si è subito risposato con l’amante, Anna (Rebecca Ferguson), e ha avuto una bambina da lei. Rachel non riesce a farsene una ragione: sprofonda nell’alcolismo e in breve tempo perde anche il lavoro. Ogni giorno, tuttavia, prende il treno da casa fino a New York, come se andasse ancora a lavorare. Nel tragitto passa davanti a una zona residenziale e immagina la vita delle persone che vede e, fra tutte, si perde a fantasticare su una coppia che lei considera perfetta. Una mattina Rachel vede quella donna scambiare effusioni con un altro uomo. Il giorno successivo, la donna, che si chiama Megan (Haley Bennett), risulta scomparsa. Rachel, dal canto suo, ha ricordi annebbiati di quella giornata per colpa dell’alcol, ma sa di avere assistito a qualcosa di importante. Da questo momento, s’interessa della vicenda fino a scoprire un segreto terribile.

Le mie impressioni

Nel romanzo la storia si svolge nei sobborghi di Londra, mentre nel film le ambientazioni sono New York e il New England. Questo è l’unico cambiamento significativo rispetto al libro. A ogni modo, la narrazione riprende quella del romanzo, concentrandosi sulle tre figure femminili – Rachel, Anna, Megan – e alternando presente e passato. I salti temporali hanno il vantaggio di tenere alta l’attenzione e contribuiscono a mantenere la narrazione dinamica e avvincente.

rachel

Rachel Watson (Emily Blunt)

Nonostante sia un thriller, mi ha appassionato di più non tanto il mistero legato alla scomparsa di Megan, quanto l’arco narrativo del personaggio di Rachel. In particolare, ho trovato l’interpretazione di Emily Blunt toccante e intensa. Rachel è una donna distrutta che ha perso tutto e vive nella depressione e nella sua dipendenza dall’alcol. A mio avviso, è il personaggio più profondo e meglio caratterizzato.

Concludendo, La ragazza del treno è un adattamento elegante e coinvolgente che intrattiene fino alla fine. Se poi vorrete approfondire ancora di più i personaggi, non vi resterà che leggere anche l’omonimo best seller.

Voto complessivo: 8