This Is Us è una serie televisiva statunitense creata da Dan Fogelman che ha debuttato il 20 settembre 2016 sul canale NBC. Il 21 novembre arriverà anche in Italia sul canale Fox Life.

In questo articolo mi soffermerò in particolare sull’episodio pilota. In tutta sincerità, non vedevo una prima puntata di una serie televisiva nuova scritta così bene da anni. È la dimostrazione che anche storie all’apparenza semplici possono emozionare e coinvolgere, a patto che siano raccontate come si deve. Per chi ama la scrittura e i meccanismi che si nascondono dietro alla narrazione di belle storie, questo episodio può essere un buon esempio dal quale imparare.

Tempo fa ho scritto un articolo sui film con finale a sorpresa. Anche il pilota di This Is Us sfrutta questa tecnica e lo fa alla perfezione. Va da sé che quest’articolo è pieno di spoiler, per cui statene alla larga se non volete anticipazioni.

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Da sinistra: Rebecca (Mandy Moore) e Jack (Milo Ventimiglia), Kate (Chrissy Metz) e Kevin (Justin Hartley), Beth (Susan Kelechi Watson) e Randall (Sterling K. Brown).

La trama dell’episodio pilota di This Is Us

La storia inizia presentando dei personaggi che compiono tutti trentasei anni lo stesso giorno. All’apparenza, queste quattro persone sembrano non avere nulla in comune eccetto il compleanno. Jack (Milo Ventimiglia) è il primo: mentre sta festeggiando, la moglie Rebecca (Mandy Moore) incinta di tre gemelli, ha le doglie. Segue Kate (Chrissy Metz), una donna con problemi di sovrappeso che nel giorno del compleanno decide di mettersi a dieta. Suo fratello gemello Kevin (Justin Hartley), attore di una sit-com popolare sfoga tutta la sua frustrazione sul set e si licenzia. L’ultimo, Randall (Sterling K. Brown), un uomo d’affari, decide di conoscere il padre biologico che da neonato lo aveva abbandonato davanti a una caserma dei vigili del fuoco. Durante il travaglio, Rebecca perde uno dei tre gemelli. Alla fine, si scopre che la storia di Jack e Rebecca è ambientata nel 1980: Kate e Kevin sono i due gemellini sopravvissuti e Randall, portato in ospedale da un pompiere, è il terzo bambino adottato dalla coppia.

Perché il finale a sorpresa funziona

Gli indizi del colpo di scena finale sono sparpagliati lungo tutta la storia. Per esempio, all’inizio, quando Jack sta festeggiando con sua moglie incinta, vediamo un’inquadratura di scatoloni e la scritta “family photos ’75-’79”. Poi, il fatto che Kate e Kevin siano gemelli può suggerire qualche legame con Rebecca, incinta proprio di tre gemelli. Inoltre, quando Randall parla con il suo padre biologico dei genitori adottivi, spiega che erano già lì quando il pompiere l’ha portato in ospedale. E ancora, il vigile del fuoco offre una sigaretta a Jack in ospedale, cosa impensabile oggi ma normale negli anni ’80. Infine, non vengono mai mostrati dettagli riconducibili agli anni ’80, come abiti, automobili o elettrodomestici. Tutto è volutamente neutro.

Il finale è efficace e soddisfa le nostre aspettative. Visto che gli indizi sono disseminati lungo la trama, quando ci troviamo di fronte al colpo di scena ripercorriamo a ritroso tutta la vicenda e vediamo la storia sotto un’altra luce. La nostra reazione è di stupore, il finale è credibile e diciamo: «Non poteva che andare così».

Il finale è adeguato, unisce la storia e i personaggi. Utilizzando il filo conduttore del compleanno, i personaggi e le loro vicende sono pezzi di un puzzle che si uniscono. I personaggi all’apparenza scollegati fra loro sono in realtà una famiglia, anche se le vicende sono raccontate su due piani temporali diversi. Peraltro, i presupposti del colpo di scena si trovano già all’inizio della storia. Alla fine si ha la sensazione che il cerchio si chiuda e che tutto combaci alla perfezione.

Ultime considerazioni

In questo articolo ho parlato soltanto dell’episodio pilota, che mi ha pienamente soddisfatto. Al momento la serie è arrivata al settimo episodio e in totale sono previste 18 puntate. Gli attori e i dialoghi sono sempre di ottimo livello, la storia è coinvolgente e alterna momenti commoventi ad altri più divertenti. Insomma, per ora mi sta piacendo molto e mi auguro che continui così.