«Per quello che mi riguarda, se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto.» Jane Austen

Un mese fa ho elencato sei libri intorno alle duecento pagine da leggere in una giornata o in un fine settimana. Ora ho deciso di scegliere cinque romanzi di oltre cinquecento pagine che vale la pena leggere. L’importante è non farsi spaventare dalla corposità del volume. Se ci lasceremo trasportare nel mondo evocato dal romanzo, non ci accorgeremo neppure del numero di pagine.

libri

1) Memorie di una geisha di Arthur Golden (TEA. Traduzione di D. Cerutti Pini. 571 pagine)

Chiyo è una bambina che vive a Yoroido, un villaggio di pescatori. Un giorno, la madre muore di tumore e il padre, viste le difficoltà economiche della famiglia, decide di mandare Chiyo e sua sorella Satsu in una scuola per geishe a Kyoto, dove potranno ricevere un’istruzione e sostentamento. Il romanzo racconta il mondo misterioso delle geishe, la storia di Chiyo e di altri personaggi affascinanti con profondità e delicatezza.

2) Middlesex di Jeffrey Eugenides (Oscar Mondadori. Traduzione di K. Bagnoli. 601 pagine)

Calliope ci parla della sua famiglia, partendo da Desdemona e Eleutherios, suoi nonni e fratelli di sangue, che scappano da Bitinio, un villaggio greco situato in Turchia, per recarsi negli Stati Uniti. I due fratelli si sposano e il loro rapporto incestuoso è alla base dell’anomalia genetica di Calliope: infatti, la ragazza è uno pseudoermafrodito. La storia della famiglia Stephanides è raccontata con ironia dalla voce di Callie, che a sua volta è un personaggio indimenticabile.

3) Furore di John Steinbeck (Bompiani. Traduzione di S. C. Perroni. 633 pagine)

La famiglia Joad è costretta a emigrare dall’Oklahoma verso la California, per cercare di costruirsi un futuro migliore. Insieme a loro, tante altre famiglie disperate partono verso l’ovest con la speranza di rifarsi una vita. Ho letto questo romanzo anni fa per un esame di Letterature Anglo-Americane. Mi ha commosso la storia travagliata della famiglia Joad durante la grande depressione, con il suo crudo realismo che è un pugno allo stomaco.

4) I pilastri della terra di Ken Follett (Oscar Mondadori. Traduzione di R. Rambelli. 1030 pagine)

La storia comincia nel XII secolo, in Inghilterra. Tutto ruota intorno alla costruzione di una cattedrale nella cittadina di Kingsbridge, che vedrà l’intrecciarsi delle vicende della famiglia di Tom il costruttore, degli Hamleigh, dei conti di Shiring e molti altri. È un romanzo storico monumentale, ricco di colpi di scena, personaggi malvagi, intrighi, vendette, segreti nascosti e infine rivelati. Un libro che mi ha incollato alle pagine e che ho terminato nel giro di tre giorni.

5) 1Q84. Libri 1, 2 e 3 di Murakami Haruki (Einaudi. Traduzione di G. Amitrano. 1164 pagine)

In origine il romanzo è stato pubblicato in tre volumi. Il titolo è un omaggio a 1984 di George Orwell. I protagonisti sono Aomame Masami, una ragazza che uccide su commissione, e Kawana Tengo, un insegnante di matematica con il desiderio di diventare scrittore. Entrambi cominciano a notare cambiamenti strani nel loro mondo e le loro vicende sembrano destinate a intrecciarsi. Finché un giorno non comparirà una seconda luna in cielo. La storia è avvincente e raccontata con la prosa semplice e asciutta caratteristica di Murakami.


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